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Il Terminal Busto Arsizio-Gallarate recupera i volumi persi con Rastatt

Sviluppo del traffico 2018

Busto Arsizio, 4.2.2019    Nel 2018, il Terminal Busto Arsizio-Gallarate ha movimentato circa 450.000 unità intermodali, un risultato leggermente inferiore alle attese di crescita. Continuano gli investimenti per rendere la piattaforma pronta a gestire i flussi di traffico attesi con l’apertura del corridoio dei quattro metri attraverso la Galleria di base del San Gottardo.

 

L’anno scorso, il Terminal Busto Arsizio-Gallarate ha movimentato circa 450.000 unità intermodali, trasferendole dalla strada alla rotaia e viceversa. Si tratta di un incremento del 7%, ovvero di 30.000 unità in più rispetto al 2017. L’attività del terminal ha pertanto recuperato i volumi persi nell’anno precedente a causa della chiusura della linea del Reno presso Rastatt, restando tuttavia leggermente al di sotto delle attese. I motivi della mancata crescita sono da ricercarsi nel gap infrastrutturale tuttora esistente sulla linea ferroviaria relativi al terminal. Hupac SpA attende pertanto il completamento dei lavori di adeguamento della sagoma in Svizzera e in Italia sulla linea di Luino, previsto per fine 2020. “A quel punto saremo in pole position per accogliere i treni con sagoma elevata che oggi viaggiano esclusivamente sulla direttrice del Sempione”, sottolinea Roberto Paciaroni, direttore amministrativo di Hupac SpA.

 

Il Terminal Busto Arsizio-Gallarate è uno dei maggiori hub per il trasporto intermodale europeo e un’importante risorsa per garantire flussi logistici efficienti a supporto dell’import/export italiano. La piattaforma dispone di dodici gru a portale e può allestire fino a trenta coppie di treni al giorno, mettendo a disposizione degli autotrasportatori un efficiente servizio di carico e scarico dalla strada alla rotaia e viceversa.

 

Rispetto per l’ambiente, impegno per convivere in armonia con il territorio e con la comunità, responsabilità sociale, fanno del Terminal Busto Arsizio-Gallarate un’importante realtà industriale, ma sempre vicina al cittadino. Hupac SpA impiega circa 200 dipendenti, senza contare l’indotto nelle piccole e medie aziende del territorio, a partire dal migliaio di autisti che ogni giorno transitano dal terminal.

 

Investimenti per garantire il futuro

Nel 2018 Hupac SpA ha investito circa quattro milioni di euro in interventi strutturali al fine di mantenere il ruolo di hub di riferimento nel sistema intermodale europeo:

>   acquisto di nuovi trattori e locomotori

>   potenziamento degli impianti di radiocomunicazione interna e videosorveglianza

>   importanti adeguamenti infrastrutturali

>   piantumazione del verde.

 

La digitalizzazione fa ingresso nel terminal

Tra gli interventi di maggior interesse è da menzionare l’installazione di portali OCR (optical character recognition) per la lettura automatica delle informazioni sui treni in ingresso e in uscita dal terminal. Da fine 2017 infatti, due portali dotati di videocamere sorvegliano tutti i treni che transitano nel terminal, con l’obiettivo di snellire e perfezionare i processi di controllo. I vantaggi vanno dalla velocizzazione della verifica dei treni all’efficientamento delle manovre, dal supporto dei processi di sicurezza alla comunicazione agli autisti dell’esatta posizione delle loro unità. Tutti fattori, questi, che sono valsi a Hupac SpA l’ottenimento del premio “Il Logistico dell’anno 2018” assegnato da Assologistica, per il contributo a migliorare il settore del trasporto intermodale.

 

Apertura del terminal ai treni a trazione elettrica

A dicembre 2018 è stato fatto un ulteriore passo avanti per il potenziamento del Terminal Busto Arsizio-Gallarate, con la prima partenza di un treno a trazione elettrica direttamente dal terminal. I lavori di elettrificazione interni al terminal consentono infatti ai treni diretti a sud di partire e arrivare con la locomotiva elettrica, immettendosi direttamente sulla rete ferroviaria. Questo permette di liberare capacità nella stazione di Gallarate a beneficio della regolarità dei treni in direzione nord e di velocizzare e semplificare i movimenti verso Busto in direzione sud. La nuova infrastruttura, realizzata in stretta collaborazione con i tecnici di RFI, garantisce efficienza e flessibilità e aumenta la capacità del terminal in vista di una crescita futura, in sintonia con le opere infrastrutturali “Alptransit” realizzate sull’asse ferroviario attraverso la Svizzera.

 

Prospettive per il 2019

Per l’anno in corso, Hupac SpA si attende una stabilizzazione della domanda, da vedersi in relazione al rallentamento della crescita economica in Europa. Proseguono tuttavia gli investimenti. È prevista l’installazione di portali OCR stradali per la verifica dei camion in transito via strada presso il terminal. Inoltre, nella prima metà del 2019, Hupac SpA inizierà l'attività di gestione del terminal intermodale di Pordenone, mettendo a disposizione la propria professionalità per la crescita del traffico intermodale europeo.

04.02.2019Indietro
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