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Hupac intende trasferire su rotaia
un milione di spedizioni stradali

Conferenza stampa di bilancio

Zurigo, 4.5.2011 Nel 2010 l'operatore svizzero del trasporto combinato Hupac ha realizzato un risultato annuo positivo con un incremento del traffico di circa il 14 percento. Per gli anni a venire Hupac mira ad un'ulteriore, consistente crescita, e vara un programma di investimenti di oltre 300 milioni di franchi. Per il corridoio NFTA Hupac chiede che si completino al più presto le opere necessarie per consentire al tunnel di base del Gottardo di svolgere la sua funzione di trasferimento del traffico.


Hupac supera la crisi con successo
L'anno scorso l'operatore svizzero del trasporto combinato Hupac ha trasportato su rotaia 690.251 spedizioni stradali (+13,7%), sfiorando così il risultato dell'anno record 2008. "Il trasferimento del traffico è di nuovo in crescita", ha constatato Hans-Jörg Bertschi, presidente del consiglio di amministrazione di Hupac SA, in occasione della conferenza stampa di bilancio tenutasi a Zurigo. Dall'anno di riferimento 2000 il numero delle spedizioni stradali effettuate con il trasporto combinato attraverso la Svizzera è cresciuto del 70%; solo l'anno scorso la crescita è stata del 15%. "Questo su un'infrastruttura vecchia di 130 anni che ormai non è più in grado di soddisfare le esigenze del trasporto di merci su rotaia secondo gli odierni standard internazionali", dice Bertschi. Una crescita ancora maggiore del traffico è stata impedita dalla carenza di risorse presso alcune società ferroviarie, e soprattutto dall'indisponibilità di carri ferroviari causata da carenze di capacità manutentiva in conseguenza alle nuove direttive in materia. Un effetto positivo lo hanno avuto i finanziamenti straordinari della Confederazione, grazie ai quali si è potuto evitare il rischio di un ritrasferimento dei trasporti su strada.

 

Un risultato annuo soddisfacente
Nonostante la crisi economica e le turbolenze del cambio, nel 2010 Hupac ha ottenuto un risultato finanziario positivo. Il fatturato del Gruppo è aumentato del 4,9%, con un ammontare di 504 milioni di franchi. Insieme agli altri ricavi, tra cui in primis i contributi alla gestione della Confederazione, e i costi di produzione aumentati del 7,6%, è stato realizzato un incremento dell'utile lordo del 19,3%. Il Gruppo è così riuscito a conseguire un utile annuo di CHF 3,2 milioni, pari ad un aumento del 16,3%. Gli investimenti materiali, pari a CHF 22,5 milioni, sono stati piuttosto modesti a causa del persistere della crisi economica. Hanno riguardato principalmente l'acquisto di carri ferroviari e il potenziamento dei terminal in Belgio e in Italia.

 

Strategia 2011-2015: verso un milione di spedizioni stradali
La revisione della strategia che il Gruppo Hupac ha effettuato l'anno scorso conferma il posizionamento dell'azienda come operatore neutrale del trasporto intermodale europeo. L'indipendenza dalle ferrovie, gli investimenti in risorse proprie quali materiale rotabile, terminal e soluzioni IT, nonché il costante potenziamento della rete sono e restano i fattori chiave della strategia dell'azienda. Per i prossimi anni Hupac vede ancora grosse possibilità per il traffico combinato come sistema di trasporto ecologico e a basso consumo energetico. Obiettivo dell'azienda è una crescita costante dei volumi di trasporto nell'ordine dell'8-10% annuo, al fine di raggiungere, nel 2015, un volume di trasporti di un milione di spedizioni stradali, con un adeguato utile d'esercizio. Questo si traduce in un risparmio di CO2 di 1,2 milioni di tonnellate rispetto al traffico tutto strada. Il mercato chiave è costituito dal trasporto transalpino sull'asse nord-sud; di importanza crescente sono i nuovi mercati sull'asse est-ovest fino alla Russia e all'Estremo Oriente. Per attuare la strategia 2011-2015 Hupac presenta un programma di investimenti di oltre CHF 300 milioni in materiale rotabile, terminal, informatica e sviluppo del mercato.

 

Corridoio intermodale: consentire il trasferimento completando le opere a tappe e a costi ragionevoli
Hupac si adopera affinché ci siano condizioni generali favorevoli al trasporto combinato ed appoggia pertanto attivamente la politica del trasferimento del traffico. L'azienda promuove un adattamento pragmatico, graduale dell'infrastruttura esistente affinché i vantaggi della ferrovia di pianura possano essere sfruttati già al momento dell'apertura del tunnel di base del Gottardo. E questo anche in considerazione delle difficoltà di finanziamento esistenti sia a nord che sud che rimanderanno il completamento delle tratte di accesso ben oltre il 2030. "Il trasporto merci transalpino va gestito su rotaia, ma necessita di un corridoio intermodale efficiente, adatto a treni più lunghi e pesanti, alti fino a 4 metri, nonché di terminal con sufficienti capacità", riassume Hans-Jörg Bertschi. Quel che serve sono solo adeguamenti dell'infrastruttura nell'ambito di un concetto di corridoio internazionale sull'asse Rotterdam-Genova, tenendo in considerazione le esigenze specifiche del traffico merci:

  • Aumento della lunghezza dei treni dagli attuali 550 metri a 700 metri per migliorare la produttività e la concorrenzialità della rotaia
  • Adeguamento del corridoio del Gottardo agli standard internazionali del profilo di 4 metri P400, che consente il trasferimento dell'importante segmento dei trasporti voluminosi
  • Immediate soluzioni pragmatiche per i collegamenti a sud utilizzando le linee ferroviarie esistenti via Luino, Chiasso e Domodossola
  • Allestimento di terminal a est di Milano, per consentire l'utilizzo della prevista nuova tratta (Chiasso)-Seregno-Bergamo.

Sguardo al 2011
Con un incremento del traffico del 12% da gennaio ad aprile, il 2011 è iniziato bene. Per soddisfare la crescente richiesta Hupac ha aumentato la frequenza su diversi collegamenti. I nuovi collegamenti Rotterdam <=> Basilea e Singen <=> Brescia si stanno sviluppando in modo soddisfacente. Molto promettenti sono anche gli sviluppi sui nuovi mercati dell'est, dove Hupac collabora con Russkaya Troyka e GT Eurasian Good Transport. "Registriamo un crescente interesse per i trasporti su rotaia fino in Russia, Cina e Corea", osserva il direttore di Hupac Bernhard Kunz. Anche la partnership strategica con SBB Cargo International si sto sviluppando positivamente. L'azienda di trazione, a cui Hupac partecipa per il 25%, dovrà dimostrare che i traffici internazionali su lunga tratta possono essere gestiti con successo e con una crescita costante. "Siamo fiduciosi di riuscire a portare, nei tempi previsti, SBB Cargo International nelle cifre nere", dice Bertschi. Tra le sfide di quest'anno rientrano sicuramente il controllo dei costi e l'aumento dell'efficienza nella manutenzione del materiale rotabile. Come detentore di carri certificato ECM, Hupac si assume l'intera responsabilità della manutenzione dei suoi carri ferroviari. Dal 2010 l'officina dell'azienda operante presso il terminal di Busto Arsizio esegue lavori di manutenzione leggera; nell'anno in corso la disponibilità della flotta di carri dovrà aumentare sensibilmente.

04.05.2011Indietro
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